Nome comune: Tartaruga d’acqua
Nome scientifico: Emys orbicularis
Ordine: Testudines
Famiglia: Dermochelydae
Nome locale: Tostoine ‘e abba
Descrizione:
Tartaruga di 25-30 cm con carapace nero affusolato, piastrone inferiore di un colore che varia dal giallo al color osso chiaro e testa nera con puntini gialli presenti anche sul collo e zampe. Le zampe presentano delle dita visibili unite tra loro da una membrana natatoria e armate da lunghe unghie, la coda termina a punta. In questa specie è presente il dimorfismo sessuale, caratterizzato da una taglia maggiore negli esemplari femminili e dalla dimensione della coda che nel maschio è lunga più della metà del corpo mentre nella femmina raggiunge al massimo la metà del corpo. Vive nelle acque dolci ferme o a corso lento, preferibilmente con ricca vegetazione, del bacino del Mediterraneo e dell’Asia occidentale. In Sardegna è presente ovunque, comprese alcune isole, sino alla quota di 500-600m. Attiva sino a che la temperatura non scende sotto i 10°C, per poi entrare in quiescenza e ripararsi sotto terra o tra le radici degli alberi nei pressi delle rive. La riproduzione avviene tra i mesi di Marzo-Giugno con la deposizione di 3-16 uova sugli argini con sabbia o terra di riporto. L’alimentazione è carnivora e costituita da invertebrati acquatici ma anche da piccoli pesci che caccia abilmente e non disdegna neanche le carcasse di pesci o altri animali finiti in acqua. Nel Bosano sino alla metà degli anni ottanta era comune in tutti i corsi d’acqua, compresi quelli con la foce direttamente a mare, arrivando ad estivare persino in vasche d’abbeveraggio. Oggi, a causa della modifica di molti corsi d’acqua per via di prelievi d’acqua, di periodi di siccità molto più accentuati, e del numeroso prelievo di esemplari effettuato nei decenni passati, la sua presenza è comune solo nel bacino del fiume Temo mentre è scomparsa o ridotta a piccole popolazioni nei restanti corsi d’acqua.