Gatto selvatico sardo

Nome comune: Gatto Selvatico

Nome scientifico: Felis libica sarda

Famiglia: Felidi

Nome locale: Attu Areste

Protezione: Specie protetta (L.R. n°23- 29/7/1998)  Convenzione di Washington. 

Allegato B del Reg. (CE) 338/97 .

 

Descrizione:

 

Sottospecie appartenente al gruppo Felis silvestris é diffusa in Sardegna, Corsica, Medio Oriente e Africa. La sua dimensione testa-tronco é tra i 50 e 70 cm, con un’altezza al garrese di 30-40 cm. A prima vista può sembrare un grosso gatto domestico ma alcuni tratti morfologici li differenziano. Sulle orecchie, lunghe e dritte, si notano dei piccoli ciuffi auricolari di colore scuro. La coda, molto grossa, è lunga sino a più di un terzo della lunghezza totale del corpo. È di colore grigio con larghi anelli neri e con l’apice, sempre nero, di 5-7 cm. La colorazione del mantello, più folto di quello del gatto domestico, è di un bel grigio fulvo sulle parti superiori e marrone fulvo sul resto del corpo, con delle striature scure verticali che scendono dalla spina dorsale verso il ventre. In generale il suo habitat comprende zone boscose, macchia fitta o aperta e bassa ma anche quelle zone di transizione tra pascoli e coltivi. Di abitudini notturne, nelle zone più tranquille e con scarsa antropizzazione può essere attivo anche durante il giorno. È un abile cacciatore solitario: perlustra il suo territorio alla ricerca delle prede, piccoli roditori, conigli, piccoli di lepre, uccelli sino alle dimensioni di un colombaccio ma anche rettili e grossi insetti. Una volta individuati, si avvicina cauto sino al balzo finale. Durante il periodo invernale per ottimizzare le energie effettua anche la caccia all’agguato appostandosi sui sentieri battuti dalle prede.Nel Bosano il gatto selvatico è presente ma non comune, lo si può incontrare nelle radure delle zone boscose e della macchia alta. Durante la fine dell’inverno, che coincide con il periodo riproduttivo, nelle gole più impervie si può ascoltarne il verso lamentoso, ma l’osservazione vera e propria è sempre difficile e di breve durata.

L'incontro col gatto selvatico è sempre di breve durata e si conclude con la fuga precipitosa dell'animale (foto Alfonso Campus)

 

Raramente il Gatto selvatico consente un'osservazione prolungata (foto Alfonso Campus)

 

Esemplare ospite del Centro di Recupero Fauna Selvatica di Bonassai (foto: Alfonso Campus)

 

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