Escursionismo Ambientale

 

Trekking                                             Escursione didattica                                         Birdwatching                            

Il termine Trekking deriva dal verbo inglese to trek, che significa camminare lentamente. È una forma di attività motoria basata sul camminare nel territorio, sia lungo percorsi (sentieri, mulattiere ecc.), anche variamente attrezzati, che liberamente, al di fuori di percorsi fissi. Nei suoi vari gradi di difficoltà, è praticabile in tutte le stagioni e da un sempre maggior numero di praticanti. In Sardegna è ampliamente diffuso grazie all’integrità della maggior parte del suo territorio, e, soprattutto nelle zone interne (Supramonte e Gennargentu), ha raggiunto buoni livelli di organizzazione.

L’Escursionismo Didattico è la parte pratica dell’educazione ambientale, si tratta in genere di escursioni di facile svolgimento, dedicate allo studio del territorio in tutte le sue forme (osservazioni geologiche, botaniche e faunistiche), ma anche a quelle attività antropiche che sono parte integrante del territorio e che in alcuni casi conservano usi e tradizioni millenarie, come la pastorizia in Sardegna.

Il Birdwatching, letteralmente “Osservazione degli Uccelli”, è un’attività dedicata allo studio e alla salvaguardia degli uccelli selvatici e dei loro ambienti naturali. Nata in Inghilterra nel secolo scorso, per il suo diverso approccio verso il mondo naturale, non più basato sul prelievo o la predazione ma sull’osservazione delle specie in natura, ha avuto una diffusione sempre maggiore da potersi oramai definire globale.

Queste tre attività all’aria aperta ben si prestano ad un Turismo Eco Compatibile. In Sardegna soprattutto il Trekking conta numerose associazioni, in primis il C.A.I (Centro Alpino Italiano), con sedi in tutte le province, e sempre più società o singole guide, che, un po’ dappertutto, offrono professionalmente l’attività di conduzione in sicurezza, assicurando la necessaria assistenza tecnica. Nella maggior parte dei casi, lo svolgimento avviene su territori pubblici (parchi, riserve, territori comunali ecc.), magari gestiti da enti o associazioni (Ente Foreste, W.W.F, Lipu, ecc.) che hanno già provveduto all’individuazione di sentieri e alla loro segnalazione. Nel Bosano, dove oltre il 90% del territorio è privato tutto cio’ è ancora allo stato embrionale. L’associazione ha da tempo avviato dei contatti con i proprietari terrieri, o i loro locatari, per l’individuazione di percorsi idonei per un passaggio controllato in quelle parti di territorio di indiscusso valore ambientale, con una totale protezione dei delicati equilibri unito al rispetto delle attività economiche tradizionalmente praticate. Si stanno inoltre definendo degli itinerari che possono essere utilizzati liberamente dagli escursionisti senza l’ausilio di guide locali e che siano comunque interessanti e validi dal punto di vista naturalistico, estetico e sportivo.

 

 

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